Gli antichi a teatro

di Rosalba Scalabrino
struttura teatro greco di Siracusa storia del teatro greco Siracusa commedie teatrali tragedia greca teatro di Epidauro teatri greci tragedie classiche commedie spettacoli classici

Pianta del teatro grecoAlla Grecia classica si deve la creazione del teatro: i resti dei teatri oggi visibili anche in alcune località siciliane, come Segesta, Taormina, Eraclea Minoa o Siracusa, sono i documenti di una civiltà che nell’evento teatrale ha trovato un momento singolare di espressione e di aggregazione.
La città di Atene, dove venivano rappresentate le tragedie del V sec. a.C., deve aver svolto un ruolo da maestra: è lì che si possono individuare le caratteristiche e l’ambiente originario del dramma, pur nelle difficoltà di ricostruire un’esperienza lontana 2500 anni, le cui tracce sono spesso il risultato cumulativo di cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli.
Un’idea generale sulla struttura del teatro greco ci è suggerita sia dai ruderi che dalle testimonianze scritte, tra le quali i testi delle tragedie e delle commedie che venivano rappresentate. Così “ricucendo” le varie informazioni tratte dai reperti e dalle opere pervenute è possibile ricreare l’immagine del teatro antico, dell’atmosfera in cui si svolgevano le rappresentazioni, del pubblico che vi partecipava.
Prima di ricostruire in linee generali l’ambiente del teatro di Dioniso, situato sulle pendici meridionali dell’acropoli ad Atene, occorre precisare che le rappresentazioni, in particolare quelle che si svolgevano durante le “Dionisie urbane” all’inizio della primavera, avevano una funzione particolare, estranea all’opera teatrale dei nostri giorni. Esse erano un’occasione religiosa, civica e agonistica, finanziata dallo Stato e da facoltosi privati, ma destinata a coinvolgere l’intera collettività. Tali rappresentazioni si differenziavano forse anche dal contemporaneo teatro della Sicilia e della Magna Grecia, dove le pur precarie testimonianze sembrano indicare lo sviluppo di uno spettacolo a carattere più parodistico e popolaresco, attento alla vita comune e meno teso alle problematiche politiche e religiose del teatro ateniese.
Nei 17.000 / 20.000 spettatori che, approssimativamente, potevano occupare i posti del teatro di Dioniso si rifletteva l’eterogeneità sociale del pubblico. I posti d’onore, cioè le prime file, spettavano in omaggio a magistrati, sacerdoti, benefattori della città, ambasciatori, mentre i cittadini pagavano un modico biglietto il cui costo era a carico dello Stato per i più poveri. Potevano entrare pure i meteci, cioè i cittadini non ateniesi che godevano di alcuni diritti anche se non della piena cittadinanza; non è da escludere che tale diritto fosse esteso alle donne, mentre è certo che l’ingresso era consentito agli schiavi, il ceto più umile della società, ma solo se al seguito dei loro padroni.
Teatro greco di Siracusa L’ordine di sedili in pietra destinato al pubblico era disposto in forma di semicerchio appoggiato al pendio che scende dalla rocca dell’acropoli. Pare che le dieci tribù in cui erano formalmente suddivisi i cittadini occupassero ciascuna un proprio settore, ma poiché i settori erano tredici tale disposizione non sembra certa. È comunque probabile che ad occupare settori riservati fossero i membri del consiglio ed i giovani sottoposti all’addestramento militare.
Di fronte al théatron c’era una piattaforma circolare destinata alle danze del coro, al cui centro si trovava un altare. Forse in una fase arcaica in siffatto spazio si muovevano anche gli attori, prima che la schené, ossia una sorta di tenda-spogliatoio per cambiare costumi e maschere, divenisse vero e proprio edificio di sfondo, sostituito da strutture più solide. Così col tempo gli attori finirono per recitare in uno spazio separato dal coro fino alla costruzione nel IV sec. di un palcoscenico sopraelevato. Attraverso due corridoi tra il théatron e la schené il pubblico entrava nell’auditorium, il coro raggiungeva la piattaforma delle danze e più tardi vi passavano pure gli attori per entrare ed uscire di scena. Probabilmente c’erano altri sedili in legno situati su terrazze ed ancora varie vie di accesso, tra cui un corridoio situato ad una certa altezza da una parte all’altra dell’intera area.
In questo ambiente, più di 2000 anni fa, si svolgevano gli agoni drammatici, tra lo spirito competitivo dei poeti, l’impegno finanziario e materiale degli organizzatori, la forte religiosità della popolazione e l’interesse “panellenico” di un pubblico costituito non solo di cittadini, ma anche di gente di lingua greca proveniente da altre parti del mondo.




Argomenti trattati in questo servizio: teatri greci Epidauro pianta teatro greco di Siracusa tragedie classiche commedie spettacoli Segesta teatro cavea orchestra diazoma scena struttura teatro greco di Siracusa storia del teatro greco Siracusa commedie teatrali tragedia greca teatro di Epidauro teatri greci tragedie classiche commedie spettacoli classici teatri greci Epidauro pianta teatro greco di Siracusa tragedie classiche commedie spettacoli Segesta teatro Epidauro struttura teatro greco spettacoli di Segesta teatro di Segesta